Di gite domenicali estive in campagna ho pieni i ricordi. Una me stessa bambina, felice di girovagare per un giorno tra distese di verde, alberi svettanti, protesi al cielo, fronde rumoreggianti ma di un suono gentile e rasserenatore... Ho pieni i ricordi di profumi, dell'acre sentore della brace ardente, dei dolci semplici, fatti di farina, uova e burro, del pane.
Ho impressi negli occhi della mente i colori sgargianti della natura in festa, il rosso dei frutti succosi, dalla polpa dolcissima e consistente, l'arancio delle primizie e il verde, soprattutto il verde, che si distendeva a perdita di vista e di fiato...
Quei profumi ritrovo sovente nella mia cucina. in questa stagione con particolare attenzione colmata di ingredienti che esprimano il calore, la dolcezza di cui può essere pieno un momento... alle volte persino "per sempre". E così magicamente il tempo stesso si ferma e si confonde per donare un eterno terreno insospettabile sul momento!
Di gite domenicali ho piena la fanciullezza, di paesini arroccati e vecchine dallo sguardo acquoso e sapiente, mani addestrate ed esperte a compiere gesti rituali di una cucina antica tramandata senza prestarci attenzione e poi rimasta a monito delle "cose buone"...
Il profumo del pane diventa una magia di ineguagliabile sentimentalismo e fa sentire sereni, in pace con il mondo e con gli uomini... Bene con se stessi.
Questa è una mia ricetta, un mio sapore, una mia fragranza... un tocco di estate e di fanciullezza...
Per una pagnottina di circa 700 g occorrono: 200 g di farina di kamut, 120 g di farina di farro, 15 g di lievito in polvere, un cucchiaino di fruttosio, un pizzico di sale, olive verdi condite con olio e timo (di mia produzione casalinga ma sostituibili con quelle in vendita nei supermercati), semi di lino dorati, erbette dell'orto tritate a sabbia (sottilissime, al coltello). Io utilizzo menta, basilico e timo ma potete scegliere le vostre preferite. Le quantità delle erbe sono a vostra discrezione, per me circa 50 g.
Lavorate le farine e i semi con il lievito e le erbe, unite quindi lo zucchero e circa 200 ml di acqua appena tiepida. Impastate ed unite il sale e le olive. Proseguite impastando fino ad ottenere una pasta omogenea quindi formate una palla e lasciatela lievitare per circa quarantacinque minuti. A questo punto lavorate ancora brevemente e riponete di nuovo a lievitare in luogo tiepido, coperto con un canovaccio inumidito. Dopo circa un'ora infornate la pagnottina su una teglia unta, in forno già caldo a 200°. Lasciate cuocere per un'altra oretta.
Lo stesso pane può essere realizzato utilizzando una macchina panificatrice.
Di ricordi di gite in campagna ho pieni i ricordi... del profumo del pane, fortunatamente, posso ancora bearmi....